Tutti, bene o male, conoscono la storia del'arrivo delle reliquie di S. Marco a Venezia: furono due mercanti, Rustico da Torcello e Bono da Malamocco, che trafugarono le spoglie ad Alessandria, e celato in una cesta contenente carne di maiale, considerata impura dai musulmani, venne portato a Venezia.
Sembra comunque che Venezia fosse la meta finale del corpo di questo Santo, che giunto a Roma assieme all'Apostolo Pietro venne da questi inviato in Italia Settentrinale: ad Aquileia Marco convertì Ermagora, che poi divenne primo vescovo di quella città, quindi, partito per destinazione Alessandria d'Egitto venne costretto da una tempesta ad approdare alle isole Realtine, il fulcro della nascente Venezia. Addormentatosi egli sognò un angelo che gli diceva " Pax tibi Marce, evangelista meus", e gli promise che in quell'isola egli avrebbe riposato fino all'ultimo giorno.
In seguito raggiunse Alessandria ,dove dopo essere diventato vescovo, subì il martirio che lo portò alla morte il 25 aprile de 78 circa. Ed è qui, appunto, che i mercanti veneziani presero il suo corpo e con astuzia, lo portarono a Venezia.
Era l'829, e l'onore di poter ospitare le spoglie di un evangelista spinse lo stato veneziano a costruire una degna chiesa per poterlo ospitare…